Nel territorio di Turi la coltivazione della vite e la cultura del vino, vuoi per il clima favorevole, vuoi per la particolare natura del suolo, vanta una tradizione millenaria, testimoniata dagli importanti ritrovamenti archeoligicidi crateri attici decorati con figure e scene della mitologia greca, usati per la mescita del vino nei baccanali del tempo e attestanti il culto del vino nella Turi peuceta del V° sec. a.C. Vocazione che ha visto nel XIX° sec, il “Primaticcio di Turi” prodotto dal Signor Cozzolongo, sbarcare all’Esposizione Universale di Parigi del 1867, e di Vienna del 1873, consacrandone la fama a livello internazionale. Un vino dal colore rosso rubino intenso tendente al violaceo ed all'arancione con l'invecchiamento, dal sapore morbido, caldo, avvolgente, pieno, armonico, fruttato di ciliegia, amarena e prugna, tendente al vellutato con l'invecchiamento. Con emanazione all’olfatto di frutti di sottobosco con note di ciliegia, amarena e prugna, dall’aroma leggero caratteristico. Oggi le note aziende vitivinicole turesi aderiscono al Consorzio Gioia del Colle DOC, producendo valore per la loro comunità e riscuotendo successi e menzioni al Vinitaly.